Mandorle sgusciate in busta da 250gr
Mandorle sgusciate in busta da 250gr
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Mandrole sgusciate in busta da 250gr
Le mandorle, come molti altri tipi di frutta secca, sono ricche di vitamine e sali minerali utili al nostro organismo. Forniscono quindi energia buona, contengono proteine vegetali e fibre che aiutano il benessere dell’intestino. Inoltre, essendo ricche di magnesio aiutano anche il sistema nervoso in caso di stress o fatica, mentre la grande presenza di calcio fa molto bene alle ossa che risultano rafforzate da un consumo costante di questi frutti.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
Mangiando 100 g di mandorle si assumono 603 Calorie. Questi semi sono, infatti, poveri di acqua (5,1% in peso) e di carboidrati (corrispondenti solo al 2% delle Calorie totali) e ricchi di lipidi (pari all’83% dell’apporto calorico). Fra i carboidrati presenti in 100 g di mandorle sono inclusi 0,8 g di amido, 3,7 g di zuccheri solubili e 12,7 g di fibre (12,04 g delle quali insolubili e 0,63 g solubili). Fra i lipidi sono invece inclusi sia grassi polinsaturi (10,85%) e monoinsaturi (39,44%) che grassi saturi (4,59%), fra cui spicca l’acido palmitico. Gli acidi grassi più abbondanti sono però l’acido oleico (monoinsaturo) e l’acido alfa-linolenico (polinsaturo). È invece assente il colesterolo. Il restante 15% di calorie corrisponde a proteine; queste ultime sono particolarmente ricche in arginina.
Fra i micronutrienti, le mandorle sono fonti di:
- vitamina E (26 mg in 100 g)
- niacina (vitamina B3 o PP, 3 mg in 100 g)
- riboflavina (vitamina B2, 0,4 mg in 100 g)
- tiamina (vitamina B1, 0,23 mg in 100 g)
- potassio (780 mg in 100 mg)
- fosforo (550 mg in 100 g)
- magnesio (264 mg in 100 g)
- calcio (240 mg in 100 g)
- ferro (3 mg in 100 g)
- zinco (2,5 mg in 100 g)
In 100 grammi di mandorle sono inoltre presenti 14 mg di sodio. Questi semi sono inoltre una fonte di acido fitico (1,28 g in 100 g) e di fitosteroli, inclusi il beta-sitosterolo, lo stigmasterolo e il campesterolo. Dalle mandorle sono stati inoltre isolati antiossidanti come la quercetina, l’isoramnetina, la quercitrina e il kempferolo. Infine, le mandorle sono una fonte di amigdalina, molecola presente anche nei semi di albicocche, ciliegie e prugne; in presenza di beta-glucuronidasi, enzima contenuto sia nei semi che nell’intestino umano, l’amigdalina può rilasciare acido cianidrico.